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Inaugurazione delle nuove opere d'arte nel #BorgoMuseo di Pistoia!

Due giornate di percorsi lenti tra arte e natura al Borgo Museo di Pistoia, sabato 18 e domenica 19 settembre, per inaugurare insieme agli artisti e alle artiste in residenza le nuove opere realizzate a Castagno di Piteccio quest’estate.

E così il Museo all’aperto fondato nel 1975 da Tommaso Paloscia - che di recente ha fatto innamorare pure il Direttore degli Uffizi Eike Schmidt (in visita durante il Borgo Museo Festival 2021 per il sopralluogo dovuto al progetto Uffizi Diffusi) - continua ad arricchire la sua collezione ed impreziosire il territorio attraverso un lavoro di progettazione e rigenerazione a base culturale avviato da CCT-SeeCity nel 2019.

Durante la seconda “Call for Artists”, nel 2020 sono state raccolte oltre 110 candidature da tutto il mondo e dopo un’attenta valutazione il Comitato Scientifico del Borgo Museo ha selezionato 6 candidati/e per la Residenza d’Artista 2021 che si conclude con l’evento di questo fine settimana.

Ed ecco gli artisti e le artiste della Residenza 2021:

Con le loro nuove opere, il Museo all’aperto di Castagno conferma la volontà di divenire un museo anche diffuso creando percorsi d’arte che escono dal borgo e conducono fuori “le mura” del paese, verso Casa Paloscia o la Stazione, ad esempio, verso i sentieri nel bosco, in direzione dei paesi attorno: pietre dorate che diventano tracce di un altro cammino, tende di lino ricamate che segnano un passaggio diverso, storie incise su legno e foglie che si fanno poesia, alberi che raccontano la complessa relazione tra natura e umanità.

Il progetto di Residenza d’Artista 2021 (alla seconda edizione e come la prima) è a cura di CCT-SeeCity per la Pro Loco di Castagno, realizzato con il contributo della Fondazione Caript nell’ambito del bando Per la cultura #iorestoattivo 2021 e patrocinato dal Comune di Pistoia.

Per l’ospitalità e l’accoglienza, la disponibilità e la collaborazione, si ringraziano di cuore i/le Castagnoli/e ovvero gli/le abitanti di Castagno!

Residenza d'Artista 2021 - inaugurazione nuove opere - FB.jpg

Qui il programma delle due giornate d’inaugurazione (che trovate anche alla pagina dell’evento):

Sabato 18 Settembre 2021

dalle 17.00 alle 21.00

  • 17.00 - Visita guidata alle nuove opere del Borgo Museo insieme a l* artist* in residenza. Ritrovo alla Pro Loco. Consiglio: scarpe comode! Libera donazione.

  • 19.00 - Apericena lento: drink e tapas alla castagnola nel Giardino degli Ulivi, Pro Loco. 15 euro.

Domenica 19 Settembre 2021

dalle 13.00 alle 22.00

  • 13.00 - Tortellata! Menù: tortelli alla castagnola + acqua + vino + dolcetto e caffè. 15 euro.

  • 15.30 - Visita guidata alle nuove opere del Borgo Museo insieme a l* artist* in residenza. A cura di OltrePistoia. Ritrovo alla Pro Loco. Consiglio: scarpe comode! Libera donazione.

  • 18.00 - Presentazione del Libro ‘Oltre la grande bellezza. Il lavoro nel patrimonio culturale italiano’ di Mi Riconosci? presso la Pro Loco. Ingresso libero.

  • 19.30 - Apericena lento: drink e tapas alla castagnola nel Giardino degli Ulivi, Pro Loco. 15 euro.

  • 21.00 - Visita guidata al Borgo Museo, a lume di lanterna! Con le lanternine fatte a mano da Il Castagno Vecchio. Libera donazione.

Presso la Pro Loco, ancora visitabile ‘Sisino, il Maigret delle tele’ ovvero la mostra biografica su Tommaso Paloscia, fondatore del Museo all’aperto di Castagno. A cura di Ilenia Vecchio, in collaborazione con Simonetta Paloscia. Ingresso libero.

Per info e prenotazioni:

  • castagnodipiteccio@gmail.com

  • +39 334 2580342 (Pro Loco)

  • +39 366 9777735 (Borgo Museo)

  • Evento: BorgoMuseoNuoveOpere2021

  • www.castagnodipiteccio.it

Vi aspettiamo! CdP staff

Residenza d'Artista 2021

🎨 “Che UTOPIA! - ci han detto. - Anche con questa pandemia nel mezzo, volete invitare artistə da tutto il mondo a Castagno? Ahahah” …Intanto noi non abbiamo mai smesso di sognare e lavorare, progettare e creare, e adesso siam qui a presentarvi la Residenza d’Artista 2021!

💚 ATTRAVERSO LA ”CALL FOR ARTISTS”, NEL 2020 ABBIAMO RACCOLTO OLTRE 110 CANDIDATURE DA TUTTO IL MONDO e vogliamo ancora una volta ringraziare di cuore tuttə lə partecipantə! La difficile selezione è avvenuta grazie al Comitato Scientifico del Borgo Museo composto da: Angela Palandri, consulente museale, abitante castagnola; Carmen Schipilliti, curatrice d’arte e gallerista presso Post Industrial Atelier a Pistoia; Ilenia Vecchio, storica dell’arte e operatrice museale (CdP staff); Lucrezia Giordano, storica dell’arte, castagnola; Sarah Manca, restauratrice, abitante castagnola.

🌿 ED ECCO LƏ ARTISTƏ SELEZIONATƏ CHE HANNO CONFERMATO LA PARTECIPAZIONE (alcunə già arrivatə, altrə in arrivo):

🌳 La Residenza d’Artista 2021 ha luogo a Castagno di Piteccio. Le nuove opere del #BorgoMuseo di Pistoia saranno inaugurate nelle due giornate di Sabato 18 e Domenica 19 Settembre con varie attività… Presto annunceremo il programma, intanto segnate le date in agenda!

🌈 Questo progetto (alla seconda edizione) è a cura di CCT-SeeCity per la Pro Loco di #Castagno, realizzato con il contributo della Fondazione Caript nell’ambito del bando Per la cultura #iorestoattivo 2021 e patrocinato dal Comune di Pistoia. Per l’ospitalità e l’accoglienza, la disponibilità e la collaborazione, si ringraziano lə Castagnolə ovvero lə Abitantə di Castagno!

🌰 CdP staff

Residenza d'Artista 2021 - Borgo Museo di Pistoia.jpg

Intervista a Fabio De Poli, l'artista di "Ottobre"

Se osservando l’opera vi siete chiesti “ma perché un indiano d’America?”, qui trovate la risposta! In questa intervista di Elena Mazzoni Wagner a Fabio De Poli, l’artista - che nel 1975 ha realizzato per il Museo all’aperto di Castagno l’affresco “Ottobre” (da lui stesso restaurato quest’estate 2019) - ci racconta un po’ di curiosità e soprattutto cosa è stato e cosa è per lui il nostro borgo, o meglio, il Borgo Museo di Pistoia. Buona lettura :)

“Ottobre”, l’affresco di Fabio De Poli nel Museo all’aperto di Castagno, dopo il restauro fatto dall’artista stesso nell’estate 2019. - Foto: Rachele Salvioli, 21 settembre 2019

“Ottobre”, l’affresco di Fabio De Poli nel Museo all’aperto di Castagno, dopo il restauro fatto dall’artista stesso nell’estate 2019. - Foto: Rachele Salvioli, 21 settembre 2019

Ho letto la sua biografia. Nasce a Genova nel 1947, vive tra Firenze e Montecatini Terme. Nel 1964 frequenta l’Istituto d’Arte di Firenze specializzandosi in grafica pubblicitaria sotto la guida di Lucio Venna. Inizia il mestiere d’artista nei primi anni ’70 e presto con la sua arte viaggia in tutta Italia e non solo. Espone persino al Museum of Modern Art di New York. Oggi continua a creare ed esporre in gallerie, musei, mostre itineranti. A chi non sa niente di arte, in breve, come si presenta? Chi è Fabio De Poli?

Fabio De Poli è un privilegiato come tutti quelli che fanno arte. Passa il tempo a raccontare con immagini emozioni, cerca di tradurre le emozioni in sentimento, il sentimento in colore e così via, in una sorta di giro infinito…

Lei è anche tra i primissimi artisti ad aver contribuito con il suo affresco “Ottobre” alla nascita del Museo all’aperto di Castagno (Pistoia) fondato a metà degli anni ’70 dal critico d’arte Tommaso Paloscia. Cosa ricorda di quegli anni? Cos’era per lei, per voi artisti, Castagno?

A Castagno ci trovavamo ogni estate, Tommaso “inventava” qualcosa per riunirci. Ricordo che una volta giudicammo noi stessi davanti ai colleghi, una sorta di difesa del nostro stile e della nostra ricerca, e il più convincente vinceva un prosciutto! Castagno era un appuntamento obbligato per tirare le somme di un anno di attività artistiche… Bello. Bello perché una volta l’anno diventavamo una famiglia che si riuniva intorno allo zio Tommaso.

Luca Alinari e Fabio De Poli a Castagno, mentre dipingevano i loro affreschi: “Ottobre” (De Poli) e “Novembre” (Alinari). Foto: dall’archivio di Tommaso Paloscia. Anno: 1975.

Luca Alinari e Fabio De Poli a Castagno, mentre dipingevano i loro affreschi: “Ottobre” (De Poli) e “Novembre” (Alinari). Foto: dall’archivio di Tommaso Paloscia. Anno: 1975.

Simonetta Paloscia, figlia di Tommaso, in un’intervista di qualche mese fa ci ha confidato un segreto: tra le oltre 40 opere d’arte realizzate nel borgo di Castagno, su invito e direzione del padre, gli affreschi realizzati da lei (Fabio De Poli) e Luca Alinari sono senza dubbio le opere a cui si sente più legata. Probabilmente anche perché eravate gli artisti coinvolti nel progetto più giovani, suoi coetanei. Ci ha persino mostrato una bellissima fotografia in bianco e nero, tratta dall’archivio del padre, in cui vediamo lei ed Alinari dipingere i vostri due affreschi, “Ottobre” e “Novembre”, che si trovano esattamente ancora sotto quell’arcata in pietra tra le abitazioni che dividono le due strade maestre del borgo. Di fronte ai vostri due affreschi, “Settembre” di Antonio Bueno. Era l’anno 1975 e quell’estate, con l’idea dei 12 affreschi dedicati ai mesi e affidati a diversi pittori, venne a crearsi il primo nucleo del Museo all’aperto. Cosa le viene in mente guardando questa foto?

Simonetta è cresciuta accanto a me e Luca, due artisti giovani ed emergenti, stimati e pungolati dal padre a fare sempre di più… (penso che a Tommaso gli abbiamo fatto fare una bella figura). Quella foto di cui parla l’ho rivista anch’io dopo tanti anni e mi ha commosso. Vedere il suo non-lavoro è un peccato, bisogna trovare una soluzione. Eravamo inesperti dell’affresco, eravamo artisti nuovi…

A sinistra: “Novembre” di Luca Alinari. A destra: “Ottobre” di Fabio De Poli. Foto: Rachele Salvioli, 12 Maggio 2019

Sì, lei ed Alinari eravate gli artisti più giovani e forse semplicemente per questo motivo ancora poco esperti con la tecnica dell’affresco. Purtroppo quello del pittore Luca Alinari (Firenze, 27 ottobre 1943 – Firenze, 15 marzo 2019) è diventato praticamente invisibile e al momento si è alla ricerca di documentazione fotografica per poterlo restaurare... Lei invece ha mantenuto la promessa che ci aveva fatto qualche mese fa, a “Castagno di Maggio”, durante il primo dei percorsi lenti organizzati per il borgo museo. Quest’estate ci ha regalato una bellissima sorpresa: ha restaurato il suo affresco “Ottobre” che è tornato lucente e coloratissimo. Adesso deve toglierci una curiosità: perché un capo indiano, un indiano d’America? Chi è “Nuvola Rossa” (Red Cloud, in inglese)? Come le venne in mente di dipingere questo particolare soggetto per rappresentare il mese di Ottobre? I colori qui predominanti, forti e intesi, del giallo e del rosso, ci ricordano i colori della natura quando inizia la stagione autunnale… ma perché un indiano d’America?

Io e Luca Alinari siamo cresciuti nella stessa galleria a Firenze, la mitica galleria Inquadrature di Marcello Innocenti. Negli anni in cui realizzai Nuova Rossa ci fu una presa di coscienza sullo sterminio degli indiani d’America: ricordo i film “Soldato Blu” e “Piccolo grande uomo”. Volevo sottolineare (come ancora faccio dedicando alcune opere ai grandi capi indiani americani) il valore di uomini che difesero la loro identità culturale. Mi fu assegnato Ottobre, come mese da rappresentare. I colori autunnali raccontano proprio la fine di una stagione, il tramonto dell’estate, una dolce malinconia… e questa malinconia io l’ho dedicata al capo-guerriero Nuvola Rossa.

Intorno all’affresco di Fabio De Poli durante l’evento Castagno di Maggio - percorso lento “Il borgo museo” - Foto: Rachele Salvioli, 12 maggio 2019


Ci racconti del borgo di Castagno: che rapporto esisteva tra voi artisti e gli abitanti, oltre alla famiglia Paloscia?

Erano molto accoglienti, ci ospitavano con gentilezza, curiosità, diffidenza… ma garantiva Tommaso! Ottimi pranzi. Grande Pro Loco.

Un’altra curiosità: esiste un ricco archivio su tutti voi artisti del Museo all’aperto di Castagno ad eccezione di una sola artista, Chiara Coda che - insieme a Diana Baylon - è tra le uniche due artiste donne ad aver contribuito (con tre sculture) alla collezione delle opere d’arte realizzate per il borgo in quegli anni. Sembra che nessuno in paese si ricordi di lei, eppure qualcuno deve per forza averla vista e conosciuta! Lei sa dirci qualcosa? Può aiutarci a svelare questo mistero?

Su Chiara Coda non so niente, è il famoso mistero di Castagno. Diventerà un CULT.

“La Madre”, una delle tre sculture di Chiara Coda presenti nel Museo all’aperto di Castagno. Foto: Rachele Salvioli, 12 maggio 2019


Quest’estate 2019, a Castagno abbiamo ripristinato la tradizione avviata negli anni ’70 da Tommaso Paloscia, ospitando sei artisti (di cui cinque donne!) provenienti da tutto il mondo, per una residenza di due settimane. Ci hanno così lasciato nuove opere d’arte che vanno ad impreziosire ulteriormente il Borgo Museo di Pistoia. Cosa ne pensa di questa iniziativa? Quali altre opere le piacerebbe vedere nel nostro borgo? Quali artisti o che tipo di artisti ci suggerisce di invitare e coinvolgere nel progetto per continuare ad arricchire ed espandere il Museo all’aperto di Castagno?

Vorrei vedere a Castagno opere di giovani artisti perché Castagno potrebbe diventare un luogo di memoria per loro come lo è per noi. Ma mi raccomando sceglieteli BRAVI!!!

Fabio De Poli davanti al suo affresco “Ottobre” il giorno in cui ci ha promesso che lo avrebbe restaurato! Foto: Rachele Salvioli, 12 maggio 2019


Concludo l’intervista con un ringraziamento da parte di tutto il CdP staff & degli Abitanti: GRAZIE di cuore, gentilissimo Fabio, per aver mantenuto la promessa e quindi restaurato l’affresco. È meraviglioso poter vedere di nuovo tutte “le emozioni, i sentimenti, i colori” del suo e del nostro “Ottobre”. Grazie!

“Ottobre” di Fabio De Poli in tre foto di Elena Mazzoni Wagner, Ottobre 2019

Gli artisti della "Rive Gauche"

Qui vi presentiamo tre artisti che abitano a Castagno e che sono pure vicini di casa:

si trovano infatti tutti e tre nella “Rive Gauche” - come la chiamano loro - del borgo, appena sopra la piazzetta del paese con la fontana. Due pittori ed un illustratore o, più precisamente, un fumettista. In ordine alfabetico: Luciano Gelli, Pieralberto Luzzana e Riccardo Innocenti.

Luciano Gelli, Pieralberto Luzzana, Riccardo Innocenti: i tre artisti abitanti della “Rive Gauche” - Castagno di Piteccio, Borgo Museo Festival 2019

Luciano Gelli, Pieralberto Luzzana, Riccardo Innocenti: i tre artisti abitanti della “Rive Gauche” - Castagno di Piteccio, Borgo Museo Festival 2019

In occasione della prima edizione del Borgo Museo Festival (30 giugno 2019),

avevano aperto al pubblico i loro ateliers, esposto in piazzetta e per i vicoli le loro opere d’arte, insieme a quelle di altri artisti, alcuni amici invitati a colorare il cuore del Borgo Museo mentre Riccardo disegnava i passanti che si fermavano nella sua terrazza a farsi ritrarre... Quel giorno gli artisti della “Rive Gauche” di Castagno hanno così creato un’atmosfera che “sembrava di essere tornati indietro nel tempo” - ci hanno poi raccontato gli abitanti. Ovvero, sembrava di essere tornarti agli anni in cui il borgo, soprattutto in estate, veniva popolato da artisti, creativi, curiosi… erano gli anni ‘70, gli anni in cui è nato il primo nucleo del Museo all’aperto di Castagno!

Foto tratte dal “Borgo Museo Festival 2019” - sfoglia l’album completo qui!

Siamo sicuri che quella magica atmosfera si replicherà anche domani, domenica 13 ottobre, per la Giornata FAI d’Autunno 2019 e tantissime prossime volte! Intanto, ecco chi sono I NOSTRI TRE ARTISTI ABITANTI :)


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Luciano Gelli

Autentico Castagnolo, ha a che fare con l’arte da tutta la vita. Nella sua pittura, c’è la passione per il mondo e per l’umanità.

LUCIANO GELLI è nato a Castagno di Piteccio nel 1947, borgo ai piedi dell’Appennino dove ancora vive. Ha studiato e si è diplomato alla scuola d’Arte di Pistoia come Maestro d’Arte. Ha avuto tra i suoi insegnanti artisti famosi nel panorama pistoiese come: Jorio Vivarelli, Umberto Mariotti, Stelio Rossi, Vasco Melani, Pietro Bugiani, Giovanni Bassi, Alfiero Cappellini, Remo Gordigiani, Sigfrido Bartolini, Siliano Simoncini. Dal 2007 fino alla chiusura 2018 ha frequentato la scuola di Paolo Tesi, e poi la scuola di “Disegno e colore, corso per adulti” del compagno di classe Paolo Tesi di cui tutt’ora fa parte. Allievi adulti che sempre volentieri partecipano alle iniziative artistiche che si svolgono a Castagno di Piteccio, il borgo museo di Pistoia. Luciano racconta così la sua pittura: “CON-PASSIONE. La persona è sempre stata al centro della mia ricerca espressiva, la persona nella sua complessità, nelle sue fragilità, ma anche nei suoi desideri profondi di conciliazione con se stessa e gli altri. Il filo che unisce molta parte del mio lavoro si rifà al tema della compassione. Questa parola che è stata per me fonte di ispirazione deriva dal latino cum patior - soffro con - e dal greco sym patheia - simpatia, provare emozioni con… Nelle mie pitture ho cercato di esprimere questo sentimento come manifestazione di un tipo di amore incondizionato, una comprensione dell'altro che sospende ogni giudizio morale. Un sentimento e una emozione che ho cercato di esprimere nelle mie pitture anche attraverso la vicinanza fisica, gli sguardi, gli abbracci, tra persone diverse tra loro, per genere, età, provenienza. Con i colori a volte in forte contrato tra loro ho voluto evidenziare le tensioni che alimentano queste differenze, con i tratti di un unico colore dei volti ho voluto annullarle e rendere visibile il possibile, con segni decisi nel definire volti ho voluto fissare intrecci di sguardi sospesi che esprimono tenerezza e sollievo dalla fatica di vivere. Con il mio lavoro cerco di esprimere questa mia passione per l’arte e questa fiducia nell’essere umano che ha a cuore l’altro e sa prendersene cura.”

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Pieralberto Luzzana

Da quando vive a Castagno, ha iniziato a dipingere una serie di scorci del borgo, tra sogno e realtà… La sua vera fonte d’ispirazione resta però la moglie Sarah, musa e restauratrice.

PIERALBERTO LUZZANA nasce ad Alzano Lombardo (BG) il 21 settembre 1956. Viene trasportato nel mondo dell’arte dallo zio pittore Franco Luzzana, che riconoscendone le doti, lascerà in eredità al nipote un’impronta fondamentale dal punto di vista tecnico-artistico nell’ambito pittorico. Pieralberto si diploma presso il liceo artistico statale “Casorati di Novara”. Nel 1977 vince il primo premio alla quarta edizione del concorso di pittura della “Scuola delle Trasmissioni di Roma”; nel 1994 organizza la sua prima mostra personale a Vigevano (PV). Dopodiché partecipa a numerose mostre personali In tutto il nord Italia: Milano,Torino, Venezia, Bergamo, conseguendo il primo premio della critica alla “Mostra di pittura delle strutture Comunali” di Asti. Nel 1985 Pieralberto frequenta corsi di disegno e fumetto presso la scuola di grafica del Castello Sforzesco di Milano. A Pitigliano (GR), negli anni successivi frequenta corsi di modellazione e decorazione di ceramiche artistiche tenuti dal maestro Roberto Polidori. Nel 2004 partecipa, grazie al sostegno della Prefettura di Novara, alla realizzazione del progetto “Oblò-Cantieri d’arte”, laboratori d’arte, teatro e danza dedicato ai ragazzi dagli 11 ai 15 anni. Nel frattempo continuano ad essere numerose le sue mostre personali e nel 2010 vince il titolo di “Miglior pittore dell’anno” presso l’associazione culturale “La Riseria” di Novara. Nel 2017 l’Archivio d’arte Sgarbi inserisce nella raccolta “Gli artisti nella Collezione Sgarbi” due opere di Pieralberto Luzzana. L’artista, ad oggi, nel Paese di Castagno (PT), vive e prosegue il suo sentiero artistico senza tempo. | Facebook

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Riccardo Innocenti

Il fumettista di Castagno: al Borgo Museo Festival 2019 c’era la fila davanti alla sua casa per farsi ritrarre a colpi di pennarello!

RICCARDO INNOCENTI nasce a Pistoia il 10 aprile 1977. Nel 1996 si diploma al Liceo scientifico. Dal 1997 al 2000 frequenta per tre anni la Scuola internazionale di Comics di Firenze. In seguito frequenta corsi di disegno dal vero , nudo e pittura a olio. Fumetti: nel 2009 per Round Robin, “Don Peppe Diana, per amore del mio popolo”; per il sito de L’Insonne “Variabile di Felicità“, su testi di Alessia Di Giovanni, successivamente pubblicato nell’ albo “Rumori di fondo” (Ed. Arcadia 2012); nel 2010 su testi di Francesco Matteuzzi: “Regina di cuori”, “L’amore al tempo degli emoticon” e inediti; locandina di “Un cuore per il Meyer”; copertina del libro “Quarto di secolo” di Iacopo Innocenti. Nel 2011 disegna per round Robin “ Libero Grassi - Cara Mafia ti sfido” su testi di Laura Biffi e Gabriele Lupoli. Nel 2012 disegna l’episodio n. 65 di “Davvero” per il web; disegna la storia de L’ Insonne “ L’uomo che cercava quadrifogli” su testi di Marco Di Grazia, per Verticalismi, successivamente pubblicato nell’ albo “Vemt’Anni” (Ed. Arcadia 2014). Nel 2013 disegna l’albo speciale de L’Insonne per Serravalle Noir “L’Amore malato” su testi di Alessandro Di Virgilio. Nel 2014 disegna la storia de L’Insonne “ Il volto immortale” su testi di Federico Pantaleonin, per l’ albo “Vent’ Anni”, successivamente pubblicata su Verticalismi; disegna la locandina di “Serravalle Noir 8"; disegna la locandina di “Giallo Pistoia”. Nel 2015 disegna la locandina di “Serravalle Noir 9”; disegna insieme a Giuseppe Di Bernardo, Giovanni Ballati, Riccardo Pieruccini, la storia “La Beffa di Lucchio”, su testi di Iacopo Innocenti, realizzata “dal vivo”, nell’ambito della ricorrenza storica dell’ evento a Lucchio. Nel 2017 disegna il numero 3 della serie The Professor, Follia, su testi di Cristiana Astori. Nel 2018 fa parte del gruppo di disegnatori che si esibiscono Live nell'evento A Colpi di Pennarello, che si svolge alla Magione del Tau di Altopascio. Partecipa all'evento Desco 2018, realizzando due tavole in chiave Fantasy sulla cucina Lucchese. Nel 2019 partecipa con un omaggio al libro "Cinque minuti due volte al giorno" di Marco Di Grazia e Cristiano Soldatich, su Chet Baker ( Ed. Shockdom). Vive a Castagno di Piteccio e qui, dall’estate 2019, una parete della sua casa ospita il murales dell’artista brasiliana Christiana Matos. | Facebook

Ma cosa è un Borgo Museo?

Castagno di Piteccio è il Borgo Museo di Pistoia, in Toscana. Ma cosa è un Borgo Museo? Se ve lo state chiedendo, leggete qui! ;)

Camminando per le vie del paese è inevitabile imbattersi in vere e proprie opere d’arte: questo minuscolo e antico borgo offre una serie di affreschi e varie sculture che fanno di Castagno un museo a cielo aperto, dove le mura in pietra delle case sono praticamente pareti espositive tra scorci sul verde delle montagne pistoiesi e pezzi di cielo. Un museo quindi sempre aperto: a tutti, gratuitamente, tutti i giorni dell’anno. Ormai tanto scontato per i fortunati abitanti del borgo quanto invece incredibilmente sorprendente per ogni forestiero.

Il visitatore si accorge prima delle strutture del borgo, delle stupende pietre grigie che ancora sono gli elementi costitutivi delle case, delle architetture semplici e affascinanti; poi, a poco a poco, si avvede delle opere d'arte dislocate come un arredamento in studiata simbiosi con i muri e le viuzze senza sopraffarne l'ordine e l'estetica.” - una descrizione del critico d’arte fiorentino Tommaso Paloscia (fondatore del Museo)*

Orizzontale - scultura di Nado Canuti nella piazzetta di Castagno

Orizzontale - scultura di Nado Canuti nella piazzetta di Castagno

MUSEO ALL’APERTO DAL 1975

Castagno è un Museo a cielo aperto dal 1975 ovvero da quando il “villeggiante” Tommaso Paloscia* iniziò ad invitare artisti che, in cambio dell’ospitalità degli abitanti, dovevano lasciare qui un’opera. In totale, 12 affreschi (che ritraggono i mesi dell’anno) e 35 sculture (oggi 30): oltre 40 opere, quindi, che portano la firma di artisti di fama nazionale e internazionale.

“Un critico d'arte che da qualche anno dimorava in paese nella bella stagione, Tommaso Paloscia, aveva chiamato un gruppo di artisti toscani a rinnovare l'antico borgo con l'arte contemporanea. Il successo fu oltre le aspettative ed oggi Castagno è tra i musei che la stessa Regione invita a visitare.” - si legge nello stesso articolo di Paolo Gestri su Il Tirreno, 14 Aprile 2001

Maternità e il gattino - scultura di Giuseppe Gavazzi

Maternità e il gattino - scultura di Giuseppe Gavazzi

OLTRE 40 OPERE D’ARTE

È infatti a lui intitolato, al giornalista critico d’arte e saggista Tommaso Paloscia (Roma, 1918 - Firenze, 2005) il Museo all’aperto di Castagno. Mentre gli artisti che coinvolse e di cui possiamo ancora ammirare l’opera donata al borgo sono:

12 Affreschi - Silvio Loffredo, Giuseppe Gavazzi, Renzo Grazzini, Arnaldo Miniati, Vinicio Berti, Quinto Martini, Luciano Guarnieri, Bruno Saetti, Antonio Bueno, Fabio de Poli, Luca Alinari, Alfredo Fabbri.

30 Sculture - Mauro Vaccai, Antonio Violano, Franco Cilia, Carlo Damerini, Alessandro Righetti, Mino Maccari, Romano Battaglioli, Guido Bucci, Aristide Coluccini, Enrico Bandelli, Galeazzo Auzzi, Gino Conti, Delio Granchi, Pietro Cioni, Venturino Venturi, Jorio Vivarelli, Diana Baylon, Chiara Coda, Gino Terreni, Antonio Berti, Giuseppe Gavazzi, Quinto Martini, Nado Canuti, Marcello Fantoni, Pirzio, Vitaliano De Angelis, Romano Lucacchini, Tito Amadori.

La produzione artistica del Museo si è fermata con l’arrivo degli anni 2000 e la scomparsa (nel 2005) del suo fondatore. Il Museo è oggi sotto la cura della Pro Loco di Castagno che si sta attualmente impegnando sia per avviare un lavoro di restauro che per ripristinare la “tradizione”: da quest’anno 2019, infatti, gli abitanti del borgo ricominceranno ad ospitare alcuni artisti per arricchire ed espandere il Museo all’aperto! - Nota: Se sei Artista, c’è una CALL! Leggi qui.

Sosta - scultura di Enrico Bandelli

Sosta - scultura di Enrico Bandelli

Crocifissione - scultura di Jorio Vivarelli

Crocifissione - scultura di Jorio Vivarelli

Ecco quindi spiegato perché Castagno è un Borgo Museo. Un luogo speciale, magico e prezioso. Probabilmente il primo ma non l’unico in Italia. Tu ne conosci altri?


UN “FRATELLO” IN VALLE D’AOSTA!

Noi abbiamo scoperto che esiste almeno un altro Borgo Museo in Italia, in provincia di Aosta. Si chiama Etroubles e dal 2005 è un Museo a cielo aperto: per le vie del borgo incontriamo oltre 20 opere firmate da artisti di fama internazionale, due delle quali, aggiunte nel 2006, dedicate alla Via Francigena. Un progetto realizzato dal Comune grazie ai fondi della Comunità Europea ed in collaborazione con la Fondation Pierre Gianadda (Martigny, Svizzera). Anche qui, come a Castagno, la modernità delle opere d’arte si scontra armoniosamente con quell’atmosfera senza tempo tipica dei borghi di montagna.

24 Likes, 0 Comments - Simone Nava (@simone.nava.74) on Instagram: "ValledAosta#Etroubles#Borghipiubelliditalia#viaFrancigena#italy"

13 Likes, 0 Comments - Omar Schiavoni (@omar.schiavoni) on Instagram: "#arts #valledaosta #aostavalley #igervalledaosta #ig_valledaosta #etroubles"


IL PRIMO BORGO MUSEO IN ITALIA

(almeno fino a prova contraria)!

Chissà se esistono altri Borghi Musei oltre a Castagno in Toscana ed Etroubles in Valle d’Aosta, chissà quanti sono e chissà dove si nascondo!! È molto probabile però che per età, o meglio data di fondazione, Castagno di Piteccio (Comune di Pistoia) sia il primo Borgo Museo d’Italia.

Fin dai primi anni ’70, è stato un luogo di produzione artistica. Tra le varie iniziative, ricordiamo ad esempio il “Premio Castagno Nazionale di Pittura”, promosso dallo stesso Tommaso Paloscia. E poi quella che ha dato origine al Museo vero e proprio: l’edizione speciale del 1975, anno in cui sono stati invitati dodici artisti a rappresentare i 12 mesi dell’anno realizzando gli affreschi che sarebbero rimasti esposti sui muri in pietra dell’antico borgo. Negli anni seguenti, questo primo nucleo del Museo all’aperto si è ingrandito con oltre trenta opere di vari scultori che, come i dipinti, sono diventate parte integrante delle piccole piazze e strade del borgo.

Agosto - affresco di Bruno Saetti

Agosto - affresco di Bruno Saetti

Settembre - affresco di Antonio Bueno

Settembre - affresco di Antonio Bueno

Oppure ci sbagliamo a vantarci di questo primato? Per caso conosci un Borgo Museo che ha preceduto nella storia Castagno?! A prescindere dall’anno di fondazione, siamo comunque molto curiosi di scoprire altri “fratelli” in Italia e nel Mondo! Quindi ti invitiamo ad inviarci eventuali segnalazioni. Saremo felici di raccontare e condividere altre storie di borghi come il nostro, ovvero con la nostra stessa evidente passione per l’Arte a cielo aperto! Arte che così è davvero patrimonio di tutti.

P.S. Per inviarci la tua segnalazione, puoi commentare questo post, contattarci sui social media oppure inviare una mail a castagnodipiteccio@gmail.com - GRAZIE di cuore in anticipo! CdP team