In questa pagina, scorrendo, troverai: la mappa brochure del Borgo Museo (aggiornata a dicembre 2021), una breve introduzione alla storia del Borgo Museo e la sua collezione d’arte in un archivio digitale (per ogni opera una scheda). Buona visita! CdP staff

Clicca qui per scaricare la mappa brochure 2021. Hai bisogno di stamparla? Meglio di no per gli alberi ma capiamo. Ecco come nel caso: stampa su foglio A3 e poi piegalo in 4 parti (prima lato lungo e poi corto), lasciando il testo con i titoli della brochure in italiano e inglese all'esterno come copertina.

Storia (in breve) di un borgo diventato museo

“Il visitatore si accorge prima delle strutture del borgo, delle stupende pietre grigie che ancora sono gli elementi costitutivi delle case, delle architetture semplici e affascinanti; poi, a poco a poco, si avvede delle opere d'arte dislocate come un arredamento in studiata simbiosi con i muri e le viuzze…” - Tommaso Paloscia, fondatore del Museo all’aperto di Castagno

Castagno di Piteccio, nel comune di Pistoia. Un minuscolo borgo toscano situato a circa 12 km dalla città e 500 metri sopra il livello del mare, raggiungibile in auto o treno ma percorribile solo a piedi, abitato da oltre settanta Castagnolə e gattə bellissimə, fondato attorno al 1600 (dopo la misteriosa distruzione di un Castello poco distante, le cui rovine sono servite a costruire il paese), abbracciato da colline e monti ricoperti di boschi, un tempo di castagni, adesso soprattutto di robinia. A Castagno non ci sono negozi, non ci sono bar o ristoranti, né tabacchi o fiorai. Ci sono case in pietra, una sopra l'altra, che si diramano e s’incastrano lungo le due vie di ciottoli maestre. E alcune pietre che conservano da secoli enigmatiche incisioni, simboli e date custodi di antiche storie. C’è la Chiesetta dedicata al patrono San Francesco (festeggiato da sempre con la tradizionale Tortellata alla castagnola), il Residence con la piscina aperta in estate, e la Stazione (una fermata ancora attiva della storica linea ferroviaria Porrettana che attraversa l’Appennino tosco-emiliano): una piccola sala d’attesa color rosa pastello, immersa nel verde della natura; un angolo di mondo che se venisse scoperto dal regista Wes Anderson rischierebbe di diventare famoso come set di un suo prossimo film. E poi c’è la mitica Pro Loco: l’associazione turistica che dal 1958 si occupa di tutelare e valorizzare il borgo di Castagno, la natura che lo circonda e l’arte che dal 1975 lo rende Museo all’aperto. Sì, grazie all’opera del critico d’arte Tommaso Paloscia (Roma 1918 - Firenze 2005), che amava villeggiare qui insieme a famiglia e amici, dal 1975 al 2004 Castagno ha ereditato un importante patrimonio artistico diventando un borgo con un museo a cielo aperto costituito da oltre 40 opere sparse per il paese, 12 affreschi e 30 sculture diventate arredo, parte integrante dell’ambiente. Una preziosa collezione alla quale dal 2019 al 2021 si sono aggiunte nuove opere, anche oltre le “mura”, segnando l’inizio di un progetto di diffusione del museo verso il paesaggio attorno e creando così nuovi percorsi lenti tra arte e natura, in particolare lungo Via Valle e Vigna, verso ed oltre Casa Paloscia oppure la Stazione e l’ingresso ai sentieri che, attraversando il bosco, conducono ai tre paesi limitrofi ovvero Piteccio, San Mommè, Signorino (a proposito, per chi ama camminare: online, sul sito di Castagno, la mappa interattiva Trifoglio offre una selezione di percorsi lenti adatti a tuttə). Così, oggi a Castagno si possono contare ben 66 opere d’arte. Per contarle tutte è necessario guardarsi bene attorno, e da cielo a terra: alcune si affacciano alle finestre, altre si nascondono tra i cespugli, altre ancora ti sorprendono dietro l’angolo o si fanno notare solo se fai molta attenzione a dove metti i piedi!

Nel 2019, la Pro Loco ha iniziato un percorso di rigenerazione a base culturale del territorio a cura di CCT-SeeCity (guidezine: www.cct-seecity.com | studio: www.cct.world) che dal 2009 si occupa di Comunicazione per Cultura e Territorio. Dopo un primo studio avviato nel 2017, CCT ha lavorato da una parte alla narrazione digitale e dall’altra alla progettazione culturale ideando tre format/eventi principali: Castagno di Maggio - percorsi lenti, Borgo Museo Festival e la Residenza d’Artista.

Dal 2019 al 2021, CCT ha lavorato per creare una community glocale attorno all’identità territoriale del Borgo Museo coinvolgendo da una parte la comunità locale (abitante) e dall’altra una comunità temporanea (intesa come l’insieme di tutte le persone ed organizzazioni che condividono una relazione con il territorio) in un progetto che ha generato una nuova consapevolezza collettiva del valore (risorse e potenziale) del territorio, e attivato un processo di partecipazione dal basso, svegliando o stimolando connessioni e sentimenti, dinamiche collaborative e desideri collettivi. Il sogno, quello di far diventare Castagno di Piteccio, il Borgo Museo di Pistoia, ossia creare un nuovo centro culturale in Italia, vivo e vissuto, fatto di arte e natura ma soprattutto di persone.

In questi tre anni, tanti piccoli passi sono stati fatti, dal Libro Guida al Festival… Ultimo il progetto Le opere, gli artisti e le artiste - o meglio, lə artistə - del Borgo Museo di Pistoia che valorizza e condivide la collezione attraverso linguaggi e strumenti contemporanei (come i QR codes presenti sulle nuove targhette) creando un archivio digitale sul sito www.castagnodipiteccio.it e quindi una maggiore accessibilità alla fruizione del bene culturale Borgo Museo, esperienza che può avvenire prima-durante-dopo la visita, anche a distanza! Alla base, un lavoro collettivo* di schedatura, quindi ricerca e scrittura per ogni singola opera, che ha portato a scoprire molti fatti importanti, tra i quali anche il legame esistente tra Borgo Museo e Gallerie degli Uffizi (raccontato nella scheda sulla scultura L’Unione di Diana Baylon), scoperta dalla quale è nata l’idea di aderire alla rete Uffizi Diffusi.

Quest’ultimo progetto - ideato e curato da CCT-SeeCity e realizzato con il contributo della Pro Loco di Castagno, del Comune di Pistoia e della Fondazione Caript nell’ambito del bando Per la cultura #iorestoattivo 2020 - è un dono di Castagno al Mondo! Ricordiamoci sempre però che sono le persone a fare i luoghi, e quindi: adesso che sei qui, naviga quanto vuoi sul sito, poi però prendi un treno, scendi a Castagno Stazione Climatica M. 500 s.l.m. (come recita il vecchio cartello) e vieni a vagare tra arte e natura, lə Castagnolə ti aspettano.

ATTENZIONE! Scopri di più su Castagno - la storia del paese, il Castello e la Regina Ansa, l’albero di castagno che era l’albero del pane, la ferrovia Porrettana progettata da Jean Louis Protche nell’800 e la Stazione inaugurata nel 1960, il Premio Castagno e la nascita del Museo all’aperto, la flora e la fauna che circondano il borgo, le tracce di archeologia industriale e i giganteschi castagni secolari nel bosco, etc… - acquistando con 15 euro il Libro Guida Castagno di Piteccio - il borgo museo di Pistoia (192 pagine ricche di immagini, foto e grafiche + 4 mappe tematiche) e sostieni così la Resistenza Culturale del Borgo Museo. Invia una mail a castagnodipiteccio@gmail.com e ordina la tua copia. Ritira presso la Pro Loco oppure richiedi la spedizione. GRAZIE di cuore.

Con cura, CdP staff

www.castagnodipiteccio.it | @castagnopit | #BorgoMuseo


Hai bisogno di stamparla? Meglio di no per gli alberi ma capiamo. Ecco come nel caso: stampa su foglio A3 e poi piegalo in 4 parti (prima lato lungo e poi corto), lasciando il testo con i titoli della brochure in italiano e inglese all'esterno come copertina.


Le opere, gli artisti e le artiste - o meglio, lə artistə - del Borgo Museo di Pistoia

Ad oggi (dicembre 2021), il Borgo Museo di Pistoia custodisce 66 opere d’arte. Qui un elenco suddiviso in Affreschi (1975) - Sculture (1976-2004) - Nuove opere (2019-2021) - Casa Paloscia (1975-2021). Per ogni opera d’arte è possibile leggere una scheda d’approfondimento che racconta in breve la vita e la poetica dell’artista ed il suo rapporto con Castagno, descrivendo infine l’opera che si trova nel borgo. Inoltre, in fondo alla pagina della scheda online, ci sono eventuali link a siti o pagine web, account sui social media, video, articoli e interviste a firma del CdP staff o condivisi da altre fonti.

Nota: clicca sul titolo dell’opera o il nome dell’artista per leggere la relativa scheda.


Affreschi 1975

Ecco il principio della collezione castagnola. Queste le opere che costituiscono il primo nucleo del Museo all’aperto di Castagno, nato dall’idea del critico d’arte Tommaso Paloscia di invitare, nell’estate del 1975, dodici amici pittori a rappresentare con la tecnica dell’affresco i dodici mesi dell’anno. Conoscendo molto bene tutti gli artisti, e quindi anche la loro poetica, Paloscia ha probabilmente assegnato a ciascuno il mese da dipingere e, in accordo con gli abitanti che hanno offerto le proprie mura di casa, è stato così creato il primo percorso d’arte.

Clicca sul titolo dell’opera o il nome dell’artista per leggere la scheda.

  1. Gennaio – Silvio Loffredo

  2. Febbraio – Giuseppe Gavazzi

  3. Marzo – Renzo Grazzini

  4. Aprile – Arnaldo Miniati

  5. Maggio – Vinicio Berti

  6. Giugno – Quinto Martini

  7. Luglio – Luciano Guarnieri

  8. Agosto – Bruno Saetti

  9. Settembre – Antonio Bueno

  10. Ottobre – Fabio De Poli

  11. Novembre – Luca Alinari

  12. Dicembre – Alfredo Fabbri


Sculture 1976 – 2004

Dopo i dodici affreschi, ovvero dall’anno seguente la fondazione del Museo all’aperto di Castagno, sono arrivate le sculture ad arricchire la collezione del borgo. Dal 1976 al 2004, oltre trenta opere hanno continuato ad impreziosire le mura delle abitazioni, i vicoli e le piazzette del paese. Negli anni, purtroppo, alcune opere sono andate perdute ed oggi ne contiamo trenta. Come nel caso dei dipinti, salvo alcune eccezioni, la loro presenza e collocazione è dovuta in modo particolare alla regia del critico d’arte, e in questa circostanza soprattutto curatore, Tommaso Paloscia.

Clicca sul titolo dell’opera o il nome dell’artista per leggere la scheda.

  1. Ricomposizione – Mauro Vaccai

  2. Nudo di donna – Antonio Violano

  3. Cristo dei muratori – Carlo Damerini

  4. Sasso antropomorfo – Franco Cilia

  5. Il segno del Tempo – Alessandro Righetti

  6. Xilografie (matrici) – Mino Maccari

  7. Pesci – Tito Amadori

  8. Luna piena – Romano Lucacchini

  9. Composizione arcaica – Galeazzo Auzzi

  10. Uccello – Aristide Coluccini

  11. Sosta – Enrico Bandelli

  12. Ritrovarsi – Romano Battaglioli

  13. Nudo al sole – Guido Bucci

  14. Euclideo 1° – Gino Conti

  15. Così sia – Delio Granchi

  16. Maternità e il gattino – Giuseppe Gavazzi

  17. La ragazza della fonte – Quinto Martini

  18. Sasso di Ragusa – Franco Cilia

  19. Orizzontale – Nado Canuti

  20. La vita – Marcello Fantoni

  21. L’uomo – Pirzio

  22. Meditazione – Vitaliano De Angelis

  23. Mater Amabilis – Antonio Berti

  24. La madre – Chiara Coda

  25. L’Unione – Diana Baylon

  26. La vita – Chiara Coda

  27. L’Annunciazione – Gino Terreni

  28. Crocifissione – Jorio Vivarelli

  29. Scultura in terra – Venturino Venturi

  30. Amor filiale – Pietro Cioni


Nuove Opere 2019 – 2021

Dopo la scomparsa nel 2005 di Tommaso Paloscia, il Museo all’aperto di Castagno ferma la sua produzione d’arte e la collezione resta invariata fino al 2018. Poi nel 2019 la Pro Loco inizia un percorso di rigenerazione a base culturale del territorio a cura di CCT-SeeCity e nasce così il progetto Borgo Museo. Qui dunque elencate le opere realizzate durante le due Residenze d’Artista oppure in occasione di alcuni eventi come il Borgo Museo Festival. Le opere della prima Residenza (2019) si trovano nel borgo e sono soprattutto murales mentre quelle della seconda Residenza (2021) escono dalle “mura” con l’intenzione di proseguire il progetto di diffusione del museo avviato nel 2020 con l’installazione della scultura (appena restaurata e che prima si trovava in paese) Amor Filiale di Pietro Cioni sopra la Fontana dell’Alberuccio e l’inclusione delle opere presenti presso Casa Paloscia nella collezione del Borgo Museo, creando così nuovi percorsi d’arte e natura lungo Via Valle e Vigna, verso la Stazione e l’ingresso ai sentieri che attraversando il bosco conducono ai paesi vicini attorno Castagno.

Clicca sul titolo dell’opera o il nome dell’artista per leggere la scheda.

  1. Zero,2 Metri² – CUT - Circuito Urbano Temporaneo, 2020

  2. Idolo – Pattern Nostrum, Borgo Museo Festival 2019

  3. Il Castello Ritrovato – Matteo Raciti, Borgo Museo Festival 2021

  4. Highlights – Marija Stankovic, Residenza d’Artista 2019

  5. Trittico – Holly McKelvey, Residenza d’Artista 2019

  6. Transmigrazione – Amie Lin, Residenza d’Artista 2019

  7. Tracce dorate – Christina Gschwantner, Residenza d’Artista 2021

  8. Calma interiore – Bianca Lugmayr, Residenza d’Artista 2021

  9. Castagno – Christiana Matos, Residenza d’Artista 2019

  10. Greta ed Emma – Bianca Tschaikner, Residenza d’Artista 2019

  11. In ascolto degli alberi – Nina Urlichs, Residenza d’Artista 2021

  12. Sutura – Davide Tagliabue, Residenza d’Artista 2021

  13. Il risveglio dei sentieri – Victoria DeBlassie & Connor Maley, Residenza d’Artista 2021


Casa Paloscia 1975 – 2021

Casa Paloscia si trova fuori dalle “mura” del paese, in Via Valle e Vigna 12. È entrata nell’itinerario artistico del Borgo Museo nel 2020, ampliando così ulteriormente la collezione e inaugurando il progetto di diffusione del Museo all’aperto di Castagno dal paese verso il paesaggio attorno. Qui elencate sono le opere principali (e di cui conosciamo l’artista) che decorano tutte le pareti esterne dell’abitazione. Alcune sono presenti dagli anni ‘70, omaggi a Tommaso Paloscia e alla sua famiglia, in particolare la moglie Nara e la figlia Simonetta, da parte di amici artisti che spesso e volentieri qui si riunivano attorno al critico d’arte trascorrendo insieme lunghe e piacevoli giornate vacanziere. Altre sono state invece collocate da Simonetta Paloscia in anni più recenti, in particolare le tre sculture firmate da tre donne con le quali nell’ottobre 2020 è stata inaugurata la Piazzetta delle artiste in dialogo con la “Via delle artiste” in paese (dove si trovano le sculture di Diana Baylon e Chiara Coda, fino al 2019 le uniche due artiste donne presenti con le loro opere nella collezione del Museo all’aperto di Castagno).

Clicca sul titolo dell’opera o il nome dell’artista per leggere la scheda.

  1. Venere del 2000 – Franca Frittelli

  2. Donna – Patrizia Pandolfini

  3. Ginestra – Lea Monetti

  4. La Vergine Annunciata – Gino Terreni

  5. Mitologie – Serafino Beconi

  6. Antropomorfico – Franco Cilia

  7. La Meridiana – Giuseppe Gavazzi

  8. La caccia – Arnaldo Miniati

  9. Marina – Italo Bolano

  10. Dittico – Mihu Vulcanescu

  11. La Passione – Luciano Guarnieri


NOTA su questo lavoro collettivo*

Il progetto di schedatura, a cura di CCT-SeeCity per la Pro Loco di Castagno, è iniziato come lavoro soprattutto di ricerca e studio perché il Museo all’aperto di Castagno, in riferimento alla propria collezione, possedeva solo un elenco di titoli (opere) e nomi (artistə) e la relativa mappatura.

La ricerca è stata avviata a gennaio 2020 insieme alla classe IV D del Liceo scientifico dell’Istituto Pacini di Pistoia, attraverso un progetto di alternanza scuola-lavoro durato fino a maggio dello stesso anno e che ha coinvolto - sotto la guida della prof.ssa di storia dell’arte Anna Mannari e della storica dell’arte ed operatrice museale Ilenia Vecchio - 14 alunnə che hanno contribuito al lavoro del CdP staff: Aglietti Tommaso, Anzidei Claudio, Bessi Niccolò, Chiti Francesco, Di Tirro Alberto, Giusto Sharon, Ispas Ovidiu Cristian, Leporatti Matilde, Monti Emanuele, Pagnini Niccolò, Pierattini Silvia, Sangiorgio Ernesto, Sardini Margherita, Susini Veronica.

Questa fase iniziale è stata fondamentale per lo sviluppo di un progetto più ampio e strutturato - dalla scrittura all’archiviazione digitale, dalle nuove mappe-brochure al sistema QR code - che ha vinto il bando Per la cultura #iorestoattivo 2020 promosso dalla Fondazione Caript. Sempre a cura di CCT-SeeCity, il progetto per la valorizzazione de “Le opere, gli artisti e le artiste - o meglio, lə artistə -del Borgo Museo di Pistoia” è stato coordinato da Elena Mazzoni Wagner (progettista culturale) e realizzato insieme a Ilenia Vecchio (storica dell’arte) ed Erika Mazzoni Wagner (grafica) del CdP staff, con la partecipazione di Riccardo Boccardi (sue le foto ad Affreschi e Sculture e Casa Paloscia) e Rachele Salvioli (CdP staff, sue le foto invece alle Nuove Opere). Un grazie speciale va a Simonetta Paloscia, per aver messo a totale disposizione l’Archivio del padre Tommaso Paloscia nella casa-studio di Firenze, archivio tanto prezioso quanto preciso per merito della madre Nara, e quindi il nostro grazie va anche a lei.

Questa schedatura - cuore del progetto “Le opere, gli artisti e le artiste - o meglio, lə artistə - del Borgo Museo di Pistoia” ideato e curato da CCT-SeeCity e realizzato con il contributo della Pro Loco di Castagno, del Comune di Pistoia e della Fondazione Caript nell’ambito del bando Per la cultura #iorestoattivo 2020 - racconta la collezione d’arte del Museo all’aperto di Castagno, valorizza quindi la storia del Borgo Museo, custodisce la sua memoria e ne condivide la cultura perché chiunque possa conoscere, apprendere, ricordare, approfondire, riflettere, ispirarsi, sognare, creare… e dunque, in qualche modo, continuare a prendersi cura di questo piccolo grande bene culturale che oggi, così finalmente raccontato e gratuitamente fruibile, è un po’ più di tuttə.

Con cura,

CdP staff (ovvero il team coordinato da CCT per il Borgo Museo)

www.castagnodipiteccio.it | @castagnopit | #BorgoMuseo