Borgo Museo Festival

Ma che valore ha il lavoro culturale?

Testo: Elena Mazzoni Wagner | Foto: Rachele Salvioli e Francesco Poli

Tre anni di #BorgoMuseo! Il progetto di rigenerazione a base culturale ideato e curato da CCT-SeeCity per la Pro Loco di Castagno, in un articolo per riflettere sul valore sociale ed economico del lavoro culturale. Buona lettura, CdP staff

Oggi a Castagno di Piteccio si possono contare ben 66 opere d’arte. Per contarle tutte è necessario guardarsi bene attorno, e da cielo a terra: alcune si affacciano alle finestre, altre si nascondono tra i cespugli, altre ancora ti sorprendono dietro l’angolo o si fanno notare solo se fai molta attenzione a dove metti i piedi!

Per “leggerle”, conoscerne l’artista e la sua relazione con Castagno, da dicembre 2021 è possibile accedere all’Archivio Digitale su www.castagnodipiteccio.it tramite il QR code presente su ogni targhetta e collegato alla scheda dell’opera. Che senso ha la collezione di un museo se le sue opere non sono fruibili, studiate, conservate, raccontate, condivise, vissute? Castagno di Piteccio, il Borgo Museo di Pistoia, ha quindi messo a disposizione di chiunque e ovunque il suo patrimonio artistico, con il desiderio di creare attorno a sé una comunità glocale ancora più ampia e partecipe, e la consapevolezza di lasciare uno strumento prezioso a chi in futuro vorrà continuare a prendersi cura di questo Museo all’aperto e diffuso, che oggi è un po’ più di tuttə!

Dal libro guida al festival

Tre anni fa, Castagno di Piteccio andava online e diventava social! Ma il lavoro di CCT-SeeCity (guidezine: www.cct-seecity.com | studio: www.cct.world) per la Pro Loco di Castagno è iniziato prima (nel 2017/2018) partendo dallo studio del territorio e nello specifico da una tesi di laurea diventata un progetto editoriale. L’intento, quello di cercare, raccogliere ed evidenziare le risorse esistenti ma sino ad allora trascurate, sottoutilizzate o ignorate, per creare una trama nuova e fertile, una rete interconnessa di segni e storie, tracce e percorsi. L’analisi è stata tradotta in un prodotto editoriale prendendo spunto dal concetto di atlante: partire da un rilevamento storico e geografico, osservare il paesaggio dall'alto, individuarne significati contemporanei; allo stesso tempo, interagire con il luogo attraverso visite ed escursioni, ricerche e documentazioni, incontri e interviste agli abitanti. È nato così un libro che rivela il borgo museo di Pistoia proponendosi come mediazione creativa, come guida per chi vuole/deve prendersi cura del territorio, per una valorizzazione strategica del paese e lo sviluppo di un turismo lento. Ma anche, naturalmente, per chi ha la semplice curiosità di avvicinarsi in qualità di cittadino o viaggiatore. Da qui, dal Libro Guida ‘Castagno di Piteccio - Il borgo museo di Pistoia’, realizzato da Erika Mazzoni Wagner e pubblicato da CCT-SeeCity, il CdP staff (gruppo di lavoro coordinato da CCT) ha iniziato a pianificare e sviluppare sia la comunicazione (in particolare la narrazione digitale) che la progettazione culturale. Così, il 19 febbraio 2019, Castagno di Piteccio è andato online con un sito web, è diventato social con una pagina Facebook, un gruppo Facebook, un profilo Instagram e due hashtags di riferimento: #CastagnoDiPiteccio e #BorgoMuseo. Per la stagione eventi, CCT ha invece ideato e organizzato una serie di attività raccolte in tre format principali: Castagno di Maggio – percorsi lenti; Borgo Museo Festival; Residenza d’Artista.

Ed ecco che è nato un nuovo centro culturale per chi ama l’arte e la natura, in grado di avvicinare la città alla montagna e viceversa, ecco il Borgo Museo di Pistoia.

La valorizzazione del territorio ed il valore del lavoro culturale

Secondo l’art. 6 del Codice dei Beni Culturali del 2004, la valorizzazione “consiste nell’esercizio delle funzioni e nella disciplina delle attività dirette a promuovere la conoscenza del patrimonio culturale e ad assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica del patrimonio stesso”. Come spiega Mi Riconosci? nel libro Oltre la grande bellezza. Il lavoro nel patrimonio culturale italiano, “secondo il Codice e l’intera tradizione legislativa italiana, i beni culturali sono considerati tali non perché belli oppure utili economicamente, ma perché servono a preservare la memoria e a testimoniare il passaggio dell’uomo sulla Terra con l’obiettivo di creare così un’identità condivisa. Ogni testimonianza culturale, avente valore di civiltà, per continuare a raccontare alle future generazioni la propria storia deve essere viva e vissuta. La testimonianza rimane viva se tutelata e, di conseguenza, riesce a comunicare la sua storia se è anzitutto resa fruibile e in secondo luogo valorizzata.”

In tre anni di lavoro, CCT-SeeCity ha fatto riscoprire alla città di Pistoia l’esistenza di un Borgo Museo nel proprio comune. Nel 2017, Pistoia Capitale Italiana della Cultura, nessuno ha visitato Castagno di Piteccio. Nessuno sapeva o si ricordava del suo Museo all’aperto. Poi cos’è successo? CCT ha iniziato a raccontarlo e così a farlo conoscere a cittadini e viaggiatori. Ha costruito un’identità territoriale e attorno a questa una comunità glocale. In tre anni, il sito web di Castagno ha ricevuto oltre 27.300 visite (≈25 al giorno) da tutta Italia (62,5%) e dal resto del Mondo. La I edizione del Borgo Museo Festival, nel 2019, ha registrato oltre 700 persone in 1 solo giorno. Poi la pandemia ma CCT non ha smesso di lavorare e la II edizione, nel 2021, è stata un successo di 4 giorni. Oggi, per testate nazionali come Sky TG24, Castagno è tra i paesi dipinti d’Italia; il Borgo Museo è caso studio in un manuale di Marketing per Eventi Culturali; lə Castagnolə si danno appuntamento su WhatsApp per riparare steccati o brindare insieme sotto l’albero di Natale.

Con il lavoro culturale, CCT-SeeCity ha acceso una nuova consapevolezza collettiva che si è trasformata in partecipazione, attivando dinamiche virtuose promosse anche dal basso, come nel caso del restauro, ad esempio. In tre anni, 18 opere d’arte sono diventate oggetto di restauro. Allo stesso tempo, attraverso la Call for Artists, sono state raccolte oltre 260 candidature da tutto il mondo e così la collezione è cresciuta da 42 a 66 opere, in parte col progetto di Residenza (che in due edizioni ha coinvolto 12 artistə internazionali) e in parte con donazioni. Nel frattempo, il numero delle artiste donne presenti con un’opera è cresciuto da 2 a 15. E proprio grazie alla scultura di una artista (o meglio di una scoperta a riguardo), il Borgo Museo è stato il primo (e forse è ancora l’unico) museo nel Comune di Pistoia ad aver aderito alla rete Uffizi Diffusi: durante la ricerca per la schedatura, si è scoperto che il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie degli Uffizi conserva il disegno preparatorio de L'Unione di Diana Baylon realizzata per il Museo all'aperto di Castagno nel 1977. Questo il motivo della visita del Direttore Eike Schmidt in occasione del Borgo Museo Festival 2021.

In soli tre anni e con una pandemia nel mezzo, questo borgo dimenticato è diventato amato in Italia e all’estero. Non è solo un caso se: nell’ultimo anno sono stati venduti almeno tre immobili in paese, di cui due con importanti dimensioni, presto appartamenti da abitare o affittare; alla mail arrivano richieste di chi cerca alloggio per trascorrerci la prossima estate oppure consigli su cosa visitare nei dintorni durante il soggiorno già fissato per Capodanno; l’Assessorato al Turismo auspica l’apertura di un bar/ristorante; a ottobre 2021, il Comune di Pistoia ha partecipato a Buy Tuscany, l’evento organizzato da Regione Toscana e Toscana Promozione Turistica, proponendo tra le esperienze del proprio territorio anche il Borgo Museo e ottenendo l’interesse di almeno una decina di buyers da tutto il mondo. [Bene MA che il turismo sia lento, in armonia con l’ambiente e la comunità abitante. E che il valore collettivo di un bene comune non finisca ai privati.]

Non è forse solo un caso se da quest’anno 2022, ovvero dalla XIII edizione, i Dialoghi sull’Uomo si chiameranno Dialoghi di Pistoia: nel 2019 e 2021, il Borgo Museo Festival ha promosso i Dialoghi sulla Donna proprio in risposta ai Dialoghi cittadini, invitando professioniste di vari ambiti (dall’antropologia alla sociolinguistica, dall’arte alla narrazione, dalla giurisprudenza alla demografia, dalla biologia alla filosofia, etc…) a confrontarsi col pubblico su temi fondamentali per la costruzione di una società più femminista intersezionale, dunque più giusta, accogliente e inclusiva, in cui le differenze possano convivere in pace. “Piccole semine che poi germogliano rigorose in tutto il territorio. Grazie, Carolina” – ha commentato in merito una cittadina, ringraziando per il lavoro culturale di CCT-SeeCity al Borgo Museo.

Ma che valore ha il lavoro culturale? Come racconta perfettamente Mi Riconosci? nel libro già citato, il lavoro nel patrimonio culturale italiano non è riconosciuto. In Italia, per la società e per la politica, non è una cosa seria. Infatti, la gestione dei beni culturali si basa su sfruttamento e volontariato. Serve un cambiamento radicale. Serve riconoscere il valore sociale ed economico del lavoro culturale. Prima dei “grandi attrattori culturali” tanto cari a PNRR e MiC, serve investire su risorse umane competenti per valorizzare cultura e territorio, creare comunità e cittadinanza. Chiunque abbia il dovere e privilegio di decidere, scelga di valorizzare il lavoro professionale che si prende cura del nostro patrimonio culturale ovvero del bene e benessere comune.

“Il patrimonio culturale è il luogo dei diritti fondamentali della persona, uno spazio che non può piegarsi alla logica del profitto, perché deve servire i cittadini.” - Mi Riconosci?

“Il patrimonio culturale è la parte più pregiata dello spazio pubblico, cioè dello spazio dove non si è né sudditi, né clienti, né consumatori, bensì cittadini.” - Tomaso Montanari

E per te, cos’è il patrimonio culturale?

#MuseumWeek 2021

Affresco: “Giugno” di Quinto Martini - Foto: Riccardo Boccardi - Logo: #MuseumWeek

Affresco: “Giugno” di Quinto Martini - Foto: Riccardo Boccardi - Logo: #MuseumWeek

Questa settimana dal 7 al 13 Giugno state con noi su Facebook & Instagram! Perché, come ogni anno, partecipiamo alla #MuseumWeek - l’evento mondiale giunto alla 8° edizione che invita tutte le organizzazioni culturali, pubbliche e private, piccole e grandi, a raccontarsi e a conversare di arte e cultura sui social media…

Lo scorso anno 2020 a maggio, in pieno lockdown, abbiamo realizzato e condiviso molti contenuti multimediali con il coinvolgimento (a distanza) della classe IV D del Liceo Scientifico dell’Istituto Pacini di Pistoia (durante un progetto di alternanza scuola-lavoro) e degli Abitanti di Castagno, raccontando il #BorgoMuseo da altri punti di vista, dallo sguardo di giovani studenti alle finestre dei Castagnoli!

Quest’anno invece dedichiamo la #MuseumWeek al #BorgoMuseoFestival 2021 che si svolgerà a Castagno di Piteccio (e oltre!) dal 24 al 27 giugno, svelando qualche anteprima, retroscena e curiosità del grande evento… seguite il nostro racconto social, scoprite di più sul programma del festival, iscrivetevi e partecipate!

Qui intanto i 7 temi - o meglio, hashtags - proposti dalla #MuseumWeek2021:

  • Lunedì 7 - #OnceUponAtimeMW // #CeraUnaVoltaMW

  • Martedì 8 - #BehindTheScenesMW // #DietroLeQuinteMW

  • Mercoledì 9 - #ChildrensEyesMW // #ConGliOcchiDeiBambiniMW

  • Giovedì 10 - #EurekaMW // #EurekaMW

  • Venerdì 11 - #CaptionThisMW // #DaiUnTitoloMW

  • Sabato 12 - #ArtIsEverywhereMW // #ArteOvunqueMW

  • Domenica 13 - #WordsForTheFutureMW // #ParolePerIlFuturoMW

Settimana che quest’anno celebra la Creatività: durante la pandemia di covid-19 e il conseguente lockdown, mentre i musei restavano chiusi, creativi e operatori culturali hanno attuato una vera e propria RESISTENZA CULTURALE continuando a creare e condividere arte grazie alla tecnologia unita all’immaginazione che, per fortuna, non ha limiti! Non a caso, la Creatività è anche uno dei 5 temi del Borgo Museo Festival 2021

Scopri di più: bit.ly/BorgoMuseoFestival2021 ;)

CdP staff

Il fumettista di Castagno, Riccardo Innocenti, firma la nuova avventura di The Professor

Eh sì, a Castagno ne accadono davvero tante di cose belle e colorate!

Stavolta festeggiamo l’uscita del nuovo libro a fumetti firmato da Riccardo Innocenti, abitante castagnolo e tra gli artisti della cosiddetta “Rive Gauche” del Borgo Museo.

Riccardo Innocenti & The Professor - Nistarim nel suo studio a Castagno di Piteccio, marzo 2021. Foto di Michela Pomposi

Riccardo Innocenti & The Professor - Nistarim nel suo studio a Castagno di Piteccio, marzo 2021. Foto di Michela Pomposi

Il libro sarà presentato anche a Castagno di Piteccio - OVVIAMENTE! - in occasione del Borgo Museo Festival 2021 (24-27 giugno), presso la casa del suo autore o meglio presso il Nido Gaucho: lo spazio aperto della letteratura disegnata!


Qui intanto una breve introduzione e qualche link…

The Professor ovvero Benjamin Lowe - personaggio creato da Andrea Corbetta e portato avanti prima in una miniserie di 6 numeri (più il numero zero) in formato pocket da edicola (tra 2016 e 2017) - è appena tornato con Nistarim, una nuova avventura raccontata in 500 vignette raccolte in 48 pagine di mistero, azione, erudizione e romance… in grande formato!

“Ai disegni - si legge in un’attenta recensione (di Paolo M.G. Maino) - Riccardo Innocenti che dopo la già bella prova del numero 3 (Follia) della prima serie, mostra di essere un artista di caratura internazionale”.

Che altro dire… complimenti Riccardo, non vediamo l’ora di leggere! CdP staff

Borgo Museo Festival 2019 - Foto & Video

🌿 GRAZIE! Grazie con tutto il cuore a chi, domenica 30 giugno 2019, ha partecipato alla prima edizione del #BorgoMuseoFestival.


Grazie a tutte le persone, tantissime, che hanno contribuito alla sua realizzazione: non citiamo nessuno per citare tutti ma in particolare lo staff della Pro Loco di #Castagno e il team di CCT-SeeCity, tutti gli Abitanti di Castagno, i tanti Artisti e Collaboratori coinvolti (trovi tutti i loro nomi nel Programma - vedi di seguito), tra cui FAI Giovani - Pistoia. Abbiamo dato tutti il massimo (nonostante il folle caldo)! Grazie al Comune di Pistoia per l’amore dimostrato verso il nostro #BorgoMuseo ed aver sostenuto questo Festival diffuso.

È stato il primo ed è stato un successo: oltre 500 ingressi registrati tramite le iscrizioni e prenotazioni (senza contare le 200 persone arrivate con il treno storico della Porrettana Express, che abbiamo accolto alla Stazione, e chi è venuto semplicemente a visitare il borgo in questa speciale occasione!); un programma di 17 ore consecutive, dalle 9 del mattino alle 2 di notte, con 12 attività creative e culturali in 6 diverse “locations” di 1 solo ed unico #BorgoMuseo: #CastagnoDiPiteccio!

Tantissima la fatica ma ancor di più la gioia. Il prossimo anno sarà ancora più bello, è una promessa! E a voi com’è sembrato? Piaciuto? Siete stati bene? Ancora GRAZIE di cuore a tutti! CdP staff & gli Abitanti 😊💚🌰


Un evento a cura di CCT-SeeCity per la Pro Loco di Castagno, con la compartecipazione del Comune di Pistoia. CCTeam: Elena Mazzoni Wagner + Erika Mazzoni Wagner + Matilde Amendola. Foto: Rachele Salvioli & Francesco Poli (con alcune eccezioni: David Dolci, Patrienzo ed EMW). Video: Patrienzo (con alcune riprese da drone: Lorenzo Marianeschi).

Ringraziamo di cuore anche i Partners: ZONA market per il buffet offerto alla Stazione, Mister Wizard per il materiale dedicato al Laboratorio d’Arte, Professional Pins per le meravigliose Spillette, StampaSi per le fantastiche Borse/Shoppers!

GRAZIE e al prossimo anno ;)


BORGO MUSEO FESTIVAL 2019 LOCANDINA web.jpg

A cura di CCT-SeeCity per la Pro Loco di Castagno, con la compartecipazione del Comune di Pistoia.

Scopri di più: Borgo Museo Festival 2019